Orologio costruito e installato dall'Antica Fabbrica Orologi Solari di Pesariis nel 1875. Quadrante trasparente diametro 2,70 m. - Castello rettangolare in ghisa - Ruotismi in ottone - Ancora di Graham - Pendolo lungo - tre treni affiancati - 30 ore di carica (trasformato in carica elettrica) - Rintocco delle ore, mezze ore e quarti d'ora, con due automi bronzei chiamati Nikeze e Jakeze posti all'esterno.
La leggenda di Mikeze e Jakeze
I nomi sono stati tramandati oralmente e si ritrovano a volte come Micheze e Jacheze, altre volte come Mikez e Jakez, altre ancora come Mikeze e Jakeze. Le prime notizie delle due statue risalgono al 1517. Piazza Unità d'Italia a quei tempi si chiamava Piazza San Pietro, ma comunemente veniva chiamata Piazza Grande, la Torre dell'Orologio, chiamata anche Torre del Porto, oppure ancora Torre del Mandracchio.
Nel 1474 la Torre del Mandracchio venne modificata per la prima volta e nel 1517 l'antica porta venne abbellita con un orologio e con due personaggi in bronzo che scandivano le ore e che il popolo allora battezzò Mikez e Jakez ovvero Michele e Giacomo, I due paggi furono installati tra il 5 ed il 7 di gennaio del 1876 e batterono i primi dodici rintocchi a mezzogiorno del 14 gennaio.
Le statue di Mikeze e Jakeze, uno dei simboli della città, fino ad una trentina d'anni fa erano poste a battere le ore sulla torre dell'orologio del palazzo municipale prima di essere sostituite da delle copie dopo più di un secolo di onorato servizio. Sulla torre del Municipio, infatti, dal 1972 si trova un duplicato della coppia di Mikeze e Jakeze, che erano stati gravemente deteriorati dagli agenti atmosferici e dalle sollecitazioni del meccanismo.
Dal 2006 vivono al piano terra del Castello di San Giusto.